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Iniziazione Cristiana

 

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Ripensare l’Iniziazione Cristiana

Emerge da più parti la necessità di ripensare l’intero impianto di catechesi di IC. Lo dicono la quasi totalità dei catechisti e parroci. Lo rivelano le verifiche fatte sulle sperimentazioni messe in atto in questi ultimi quindici anni nelle diverse diocesi italiane. Lo affermano i vescovi nel loro ultimo documento sull’annuncio e la catechesi in Italia, Incontriamo Gesù al n. 54: «Le sperimentazioni attuate – sia a partire dal modello di iniziazione, che apportandogli migliorie – ci hanno consegnato alcune acquisizioni su cui è bene convergere per evitare l’eccessiva frammentazione di proposte. […] è necessario che in tutte le Diocesi – magari attraverso una riflessione regionale e uno scambio tra Chiese confinanti – si prosegua o si dia avvio a una progettazione più ampia che coinvolga le parrocchie in una proposta uniforme e attui un rinnovamento reale e corale».

Per di più, la decisione presa dal nostro Vescovo di ri-aprire il cantiere delle Unità Pastorali (UP) non può non avere delle conseguenze anche sulla catechesi e sulla pastorale di IC.

L’ufficio catechistico diocesano (UCD) ha deciso di cogliere queste sollecitazioni mettendo in atto delle proposte pratico-formative volte a rinnovare la prassi catechistico-pastorale di IC. Lo farà gradualmente (non tutto subito! … «Il tempo è superiore allo spazio» EG 222-225). Ciò significa che mentre nei centri formativi di Zevio, Legnago, CPR si continuerà la formazione dei catechisti secondo i criteri seguiti negli ultimi anni, nel centro formativo di Santo Stefano e in alcune zone della diocesi si avvieranno delle nuove proposte formative (vedi più avanti), volte a:

  • accompagnare il catechista sul sentiero tracciato da Evangelii gaudium (dal catechista singolo all’équipe);
  • aiutare a spostare l’attenzione e le risorse verso il battesimo (pre- e post-) e gli 0-6 anni;
  • sgravare il modello ereditato (7-11 anni) attraverso l’inserimento dei bambini nella pratica (penitenziale, eucaristica e crismale) della comunità cristiana (i laboratori sui fondamentali).

Perché questa conversione delle nostre pratiche catechistico-pastorali di IC possa essere efficace, è necessario che:

  • ai laboratori partecipino sia i catechisti che i loro parroci;
  • i CPP e tutte le persone coinvolte (genitori, catechisti, etc.) non siano solo informati dei cambiamenti in atto, ma siano resi partecipi fin dall’inizio.

In tutto questo l’UCD si impegna ad accompagnare il cambiamento anche in loco.

In questa sezione, potete trovare informazioni e riferimenti concernenti:

 

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