auguri di buon Natale 2024
Care/i catechiste/i,
anche quest’anno la solennità liturgica del Natale porta un’ondata di luce nelle nostre vite e riaccende la speranza. Natale è sempre stato sinonimo di speranza, ma quest’anno lo è in modo del tutto particolare per l’apertura, proprio alla vigilia, della Porta Santa nella basilica di San Pietro, a Roma, che inaugura l’anno giubilare.
Una porta che si apre getta luce all’interno. Quella Porta Santa che si apre è Cristo, il Santo, che riversa nei nostri cuori la luce dello Spirito, capace di diradare il buio che spesso ci invade. Le tenebre che abitano questo nostro mondo sono non di rado motivo di delusione e di tristezza, tanto che diventiamo incapaci di sperare: rapporti che si interrompono, relazioni faticose in famiglia, con genitori stressati e figli che contestano, lavoro precario e ristrettezze economiche, a fronte di un mondo che impone di avere sempre di più per poter essere accettati; la crisi ambientale, il surriscaldamento globale e i fenomeni climatici sempre più estremi; le guerre che continuano a creare povertà e a mietere morte, privando i bambini di un futuro dignitoso. Tutto questo e molto altro rischia di farci piombare in uno stato di rassegnazione che rende la vita un macigno troppo pesante da portare.
Ed è proprio in questo contesto che il Natale diventa provvidenza: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9). Ogni uomo immerso in queste tenebre è illuminato da una nuova luce che entra nel mondo, il Signore Gesù; l’umanità viene da Lui estratta dal buio e riportata alla luce, riammessa in una vita che, pur rimanendo molto complessa, non è tuttavia meno promettente. La nuova vita che ci consegna il Figlio di Dio è degna di essere vissuta e goduta, poiché quella speranza luminosa da Lui portata non è un’illusione, ma pura realtà.
L’augurio che ci facciamo in questo Natale è che la luce del Bambino Gesù trovi un pertugio ed entri nei nostri cuori induriti e intristiti e ci dia nuova speranza per credere e compiere atti di fede. Così anche i più piccoli vedranno le nostre opere buone e renderanno gloria al Padre che è nei cieli (cfr. Mt 5,16).
Buon Natale!
Don Alberto
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