AUGURI PASQUALI
Carissimi/e catechisti/e,
la celebrazione della Pasqua è vicina! La liturgia ci porterà dentro al mistero più alto e più bello della nostra vita. Dico “nostra”, perché la morte e risurrezione di Gesù c’entra con ognuno di noi. Nella Pasqua di Gesù si aprono per noi stupende possibilità di vita. In Lui, morto e risorto, anche noi possiamo rinascere a vita nuova. In questa Pasqua abbiamo l’imperdibile opportunità di lasciar morire l’uomo vecchio per lasciar vivere il nuovo; possiamo lasciar morire le nostre false certezze e lasciar vivere la certezza della fede; possiamo lasciar morire i nostri schemi per fare spazio all’agire vivificante dello Spirito Santo.
Lo Spirito del Risorto è sorgente di vita nuova, è motore di novità. È questo Spirito che riesce a far nuove tutte le cose!
Quante cose di noi, della nostra catechesi, della nostra Chiesa sono ormai vecchie e hanno bisogno di vita nuova; solo nello Spirito del Signore possiamo rinnovarci dentro, nella mente e nel cuore, per rinnovare anche lo stile della nostra vita e del nostro annuncio. Solo con un cuore rinnovato dalla Pasqua possiamo avere delle mani e una bocca che sanno operare e parlare in modo nuovo e fecondo.
Anche quest’anno vivremo la Pasqua in un contesto di pandemia e anche quest’anno la preghiera che rivolgiamo al Signore è che Egli ci liberi da questo dramma e metta fine al bollettino di guerra quotidiano a cui ci siamo purtroppo abituati.
La speranza è quella di essere giunti in cima a questa lunga salita e che la Pasqua segni l’inizio di un tempo nuovo, non più segnato dalla morte ma dalla vita.
Poiché la pandemia non lascerà il mondo come era prima del 2020, siamo spronati a lasciarci rinnovare e a trovare strade nuove che lo Spirito del Risorto ci sta già indicando.
Il tempo presente è quindi prezioso per prepararci alla fioritura che ci sarà dopo la pandemia, quando fioriranno nuove possibilità di vita.
La fede in Gesù morto e risorto ci porta ad attraversare questo deserto con la speranza che sia per tutti occasione di ritorno all’essenziale, che per noi cristiani è la relazione di amore con il nostro Dio.
Oggi è per noi un giorno propizio per credere nel Signore in modo nuovo e per, finalmente, lasciare a Lui il timone della nostra Chiesa. Questa rinnovata consapevolezza è il dono bellissimo di questo momento difficile, in cui il prezzo che stiamo pagando resta davvero tanto, troppo alto.
Francesco ha recentemente affermato: “Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla!”
Il Signore ci dia la grazia di non vanificare questo tempo e di aspirare a rinnovare la catechesi, perché il nostro annuncio incida sullo stile di vita e sulle scelte delle nostre famiglie.
Lo Spirito del Signore Gesù, morto e risorto per noi, ci accompagni in questo processo di rinnovamento dei cuori e ci dia la luce necessaria per accogliere quanto esso sta già operando nella nostra Chiesa.
Un caloroso saluto e un grazie a tutti voi per ciò che siete e che fate! Buona Pasqua!
Don Alberto Malaffo
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