catechesi in parrocchia UP STAR
UP S.T.A.R. (Unità Pastorale Scardevara, Tombazosana, Albaro, Ronco all’Adige)
Sogno “CASA CHIESA”: si può fare – catechesi familiare con genitori catechisti
Da quattro anni la nostra Unità Pastorale propone il Catechismo in Famiglia. A settembre, quando i bambini stanno per iniziare la seconda elementare, il parroco con una catechista coordinatrice del gruppo, fa visita a tutte le famiglie per presentare il “sogno” e chiedere ai genitori la disponibilità ad essere catechisti (ovvero adottare nelle fede) in casa loro con un gruppetto di sei bambini compreso proprio figlio. Il catechismo sarà guidato, quindi da due genitori catechisti, con la consapevolezza che “la fede cresce donandola” (papa Giovanni Paolo II).
Il percorso prevede quattro incontri di formazione per i genitori-catechisti (tre ad ottobre e uno a gennaio) e sei incontri per i bambini (uno al mese), oltre a due momenti unitari in parrocchia (uno in Avvento e uno in Quaresima).
Ogni anno si ripete il miracolo di genitori disponibili ad aprire la loro casa a sei bambini per vivere con loro il cammino di catechesi. Questo sogno, suggerito dall’Ufficio Catechistico diocesano in collaborazione col Centro di Pastorale Ragazzi, è stata scelto per avvicinare le famiglie, spesso lontane dai percorsi di fede, a Gesù e alla Parrocchia.
Gli incontri durano un’ora: dopo l’accoglienza, preghiamo con un grande cubo che invita i bambini a fare preghiere spontanee di ringraziamento, perdono o intercessione. Poi leggiamo la Parola di Dio e con un’attività dinamica e accattivante (sotto forma di gioco) colleghiamo il brano letto al messaggio dell’incontro. Ogni bambino porta a casa un piccolo segno che diventa promemoria dell’incontro e occasione per raccontarlo ai genitori.
Questo sogno permette ai genitori catechisti di partecipare in prima persona alla crescita spirituale dei propri figli, come promesso al momento del battesimo, e garantisce ai bambini un incontro gioioso con Gesù. Sicuramente i contenuti sono ridotti rispetto al “programma” del catechismo tradizionale; ma abbiamo notato che l’esperienza diretta lascia il segno; i bambini riescono ad interiorizzare il vissuto della fede, anziché imparare concetti astratti che poi inevitabilmente verranno in gran parte dimenticati. Il piccolo gruppo e la cadenza mensile dell’incontro permettono una flessibilità tale da spostare l’incontro in caso di malattia o imprevisti, cosicché siano sempre tutti presenti. Grandi sono ancora i passi da fare, soprattutto nel coinvolgimento dei genitori che non sono catechisti.
Il nostro slogan: “si può fare”, diventa la risposta alle resistenze dei genitori restii al cambiamento o che si sentono impreparati a trasmettere la fede ai propri figli.