Laboratorio narratologico di secondo annuncio: «Non affannatevi per il domani» (Mt 6,34). Noi e il futuro.
Tema: Oggi il futuro, più che essere percepito come incerto, è presagito negativamente: il futuro è brutto.
Non diciamo più, come Lorenzo de’ Medici: «… del doman non v’è certezza».
Questa percezione pone nuovi interrogativi al nostro modo di stare da credenti nella storia. Attraverso l’osservazione dell’esperienza propria e altrui, nella logica del “secondo primo annuncio”, il percorso metterà in atto un processo auto-formativo e trasformativo. Grazie all’approfondimento e al confronto con alcuni testi biblici i partecipanti avranno la possibilità di ri-scoprire in che modo la Scrittura parla del futuro e quali indicazioni ci offre per vivere con fiducia il presente; di prendere coscienza del proprio modo abituale di interpretare il presente e di stare di fronte al futuro; di acquisire e/o riscoprire alcune chiavi critiche per reinterpretare il proprio stare nella storia.
Obiettivi:
- aiutare i partecipanti a prendere coscienza del proprio modo abituale di interpretare e di porsi nei confronti del futuro;
- rileggere la propria interpretazione di futuro alla luce di alcuni testi biblici;
- offrire alcune chiavi critiche per reinterpretare il proprio stare nella storia.
Destinatari: animatori e catechisti di adulti/genitori coinvolti nei percorsi di IC, operatori di pastorale (laici e religiosi), preti.
Sviluppo in elaborazione:
- Le nostre rappresentazioni di futuro;
- Il futuro alla luce della logica pasquale: la parabola delle dieci vergini (Mt 25,1-13);
- Non tutto dipende da te: la garanzia di un futuro (Mc 14,22-25);
- Pregare, un’esperienza da reinterrogare: quale riconfigurazione?
- Abitare il tempo del già ma non-ancora (1Cor 7).
Sede: presso il Seminario Maggiore (con parcheggio gratuito nel cortile interno da Vicolo Bogon).
Date e orario: Lunedì 9 e 23 gennaio; 6 e 20 febbraio; 6 e 20 marzo 2017 ore 20.30-22.30.
Il laboratorio sarà condotto da: don Gianattilio Bonifacio, prof. Pietro Ganzarolli, prof.ssa Lucia Vantini, don Andrea Magnani.
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